Utilizzare i mezzi pubblici pagando il biglietto è un obbligo di legge e una forma di rispetto per la collettività. A integrazione delle tante attività di controllo a bordo dei propri mezzi, AMT lancia oggi la nuova campagna di comunicazione “L’autobus è fatto di biglietti” per ribadire l’importanza di viaggiare in regola e garantire così un trasporto pubblico efficiente a servizio di tutta la città.
Due i messaggi forti della campagna: il valore etico di pagare un servizio di cui si usufruisce e il rischio che si corre nel frodare l’azienda, che va dalla sanzione amministrativa alla denuncia penale.
Il primo messaggio è incentrato sul concetto che tutti contribuiamo all’esistenza del trasporto pubblico se viaggiamo regolarmente sui mezzi pagando il titolo di viaggio. Non solo una campagna contro l’evasione tariffaria quindi, ma molto di più; con il claim “Se fai la tua parte rendi possibile la nostra” si sensibilizza una stretta collaborazione, dettata dal senso civico, tra AMT, i cittadini genovesi e tutti gli utilizzatori del trasporto pubblico. Il messaggio è accompagnato da una grafica originale che richiama il valore del biglietto per un buon TPL.
La campagna propone nel secondo messaggio “Viaggiare a scrocco non è una leggerezza” un ulteriore punto di vista, rivolto a quanti tentano di viaggiare senza pagare. In questo caso si tratta di una Call-to-action: un invito a riflettere sui rischi che l’evasore corre a viaggiare senza biglietto e ad agire quindi di conseguenza pagando il dovuto per il viaggio. Si ricorda, in maniera decisa, che viaggiare “a scrocco” non è un atto privo di conseguenze, il rischio di incorrere in sanzioni è molto elevato considerate le costanti verifiche di AMT, e che il percorso sanzionatorio per i “portoghesi seriali” può anche portare alla denuncia.
Un invito quindi a viaggiare in modo regolare per la propria tranquillità e per contribuire al futuro del trasporto pubblico della nostra città.
“Nel bilancio di AMT i proventi commerciali giocano un ruolo importante; se venissero a mancare il servizio ne risentirebbe pesantemente - sottolinea Marco Beltrami, Amministratore Unico di AMT - Per questo e per il rispetto che abbiamo per la grande maggioranza dei genovesi che paga regolarmente il biglietto, abbiamo avviato questa campagna di comunicazione che va ad affiancare le frequenti azioni di controllo a bordo bus. Una campagna basata su due messaggi: uno più concettuale, di motivazione al pagamento con una grafica originale a supporto, l'altro più diretto, quasi “minaccioso”, per chi non è sensibile alla legalità”.
“L’autobus è fatto di biglietti” è una campagna capillare che sarà diffusa progressivamente da oggi sull’intera rete e sui diversi sistemi gestiti da AMT: saranno oltre 770 le affissioni tra cartelli, poster, vetrofanie e adesivi presenti per due mesi su bus, metropolitana, funicolari e ascensori. A partire dai primi di marzo, inoltre, saranno distribuiti un milione di biglietti ordinari da 100 minuti personalizzati con l’immagine della campagna per rinforzare in maniera capillare il messaggio. Le diverse grafiche saranno visualizzabili oltre che sul sito www.amt.genova.it, anche presso i centri aziendali aperti al pubblico.
La lotta all’evasione tariffaria è uno degli obiettivi prioritari di AMT; questa campagna si inserisce nel piano di contrasto all’evasione che l’azienda sta portando avanti in collaborazione con il Comune di Genova. Il programma prevede, tra le altre iniziative, verifiche intensive che vengono svolte ogni settimana in tutti i quartieri della città e con diverse modalità (a titolo di esempio: nelle ore diurne, serali, notturne, con gruppi numerosi di Verificatori, in borghese, su più fermate contemporaneamente, su linee e servizi specifici). Le azioni intensive si sommano alla verifica ordinaria che tutti i giorni viene svolta sui servizi gestiti da AMT, con l’obiettivo di tutelare quanti pagano regolarmente il viaggio con i mezzi pubblici.
Campagna di comunicazione "L'autobus è fatto di biglietti"
I biglietti personalizzati con l'immagine della campagna
Vetrofania "Viaggiare a scrocco non è una leggerezza"